Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 198
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Il sole tramontava:

     Si addensa la foschia sopra i monti violetti,
     I viaggiatori stanchi si fermano agli alberghi.
     Si posano le oche sopra i banchi di sabbia.
     Nel cielo la Via Lattea come un fiume d'argento
     Sembra sollecitare l'ora della clessidra.
     Le lampade al villaggio rilucon senza fiamma.
     Una brezza disperde il fumo del camino.
     L'uomo si disorienta dietro ad ambigui sogni.
     Dei fiori rampicanti resta l'ombra che striscia
     Sopra la balaustra. Al chiaror delle stelle
     Un orologio ad acqua si sente chioccolare.
     Scivola cheto il tempo verso la mezzanotte.

     Il re drago del fiume Jing, senza nemmeno rincasare, aspettava per aria che la mezzanotte disperdesse brume e nebbie. A quell'ora discese al portale del palazzo imperiale.
     In quel momento il sovrano sognava di essere uscito dal palazzo per passeggiare sotto la luna, in mezzo ai fiori. D'un tratto il drago, in forma umana, si fece avanti, si inginocchiò e gridò: "Maestà, vi prego, salvatemi!"

     "Chi sei?" chiese Taizong. "Ti prometto il mio aiuto."
     "Il vero drago siete voi, maestà; io non sono che un prodotto sbagliato della reincarnazione. Ho violato gli ordini del Cielo e devo essere condannato alla decapitazione dal vostro saggio ministro Wei Zheng. Perciò sono venuto a supplicare vostra maestà di tentare di salvarmi."
     "Ne ho certo la possibilità, se è Wei Zheng che ti deve giudicare. Puoi stare tranquillo, va pure."
     Il drago, felice, ringraziò prosternandosi e se ne andò.
     Taizong si svegliò, ma continuava a pensare a quel sogno. Giunse presto il terzo segno dopo la quinta veglia, l'ora di udienza imperiale, che riunisce i funzionari civili e militari. Ecco qui:


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]