"Ma io sono venuto qui a mani vuote, come posso fare?"
"Vostra maestà, un vivente ha accumulato qui un cospicuo deposito. Se vostra maestà volesse firmare una cambiale, io la potrei avallare. Dovreste prendere in prestito un intero magazzino e distribuirlo a questi fantasmi affamati; sono certo che così riusciremmo a passare."
"Di chi si tratta?"
"È un certo Xian Liang, e abita nella prefettura di Kaifeng, nel Henan. Qui ha tredici magazzini pieni d'oro e d'argento. Il debito si può estinguere anche nel mondo dei vivi."
Rinfrancato, Taizong firmò contratto e cambiale, preparati dal giudice. Il maresciallo provvide a vuotare interamente il magazzino d'oro e d'argento. Il giudice si rivolse allora ai fantasmi: "Dividete in parti uguali, e lasciate stare questo Padre degli eminenti Tang. Non ha concluso il corso della sua vita. Lo sto riaccompagnando dai vivi per ordine dei dieci giudici, e gli chiederò di far celebrare per la vostra salute una grande Cerimonia dell'Acqua e della Terra. Non facciamo storie! Circolare!"
I fantasmi si fecero da parte per contare i soldi. Il giudice raccomandò al maresciallo di tenere ben alto il suo stendardo guida-anime e condusse Taizong oltre la città di Malamorte. Presto raggiunsero una strada pianeggiante, larga e luminosa, e proseguirono comodamente.
Se poi volete sapere dove portava quella strada, ascoltate il seguito.
CAPITOLO 11
LA SCELTA DI XUANZANG
IN CUI IL SOVRANO DEI TANG, RITORNATO IN VITA, PRATICA IL BENE; E XIAO YU, PREOCCUPATO PER LA SALVEZZA DELLE ANIME IN PENA, GIUSTIFICA LA PORTA DEL VUOTO.
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