Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Se è così, aiutami a montare a cavallo."
     Questa volta il Novizio aveva detto quello che pensava. Raccolse le energie, si aggiustò la tunica, si mise il bagaglio sulle spalle e i due si incamminarono nuovamente verso ovest.
     Per sapere che cosa avvenne, dopo questa partenza, ascoltate il seguito.

     CAPITOLO 15
     IL CAVALLO-DRAGO

     IN CUI GLI DÈI PRESTANO SEGRETAMENTE IL LORO AIUTO SUL MONTE DEL SERPENTE ACCIAMBELLATO, E IL CAVALLO DEL PENSIERO VIENE FINALMENTE DOMATO PRESSO IL TORRENTE DEL DOLORE DELL'AQUILA.


     Il Novizio e il monaco cinese progredivano verso l'Ovest. Da vari giorni camminavano sotto il cielo freddo dell'ultimo mese dell'anno. Un penetrante vento di tramontana soffiava sul ghiaccio scivoloso. Avanzavano su un sentiero ripido, fra alte rupi e precipizi scoscesi, in un ambiente di montagne maestose le cui cime allineate riempivano tutto l'orizzonte. Tripitaka, montato sul suo cavallo, sentì mugghiare acque scroscianti. Si volse a gridare: "Consapevole del Vuoto, da dove viene questo rumore?"

     "Mi pare che da queste parti ci sia il Torrente del Dolore dell'Aquila, che cade dal Monte del Serpente Acciambellato."
     Presto giunsero infatti in riva all'acqua. Tripitaka tirò le redini per contemplare lo spettacolo che si offriva:

     L'acqua gelida cade tra le brume
     Della corrente rosseggiante al sole.
     Dalla cascata si solleva schiuma,
     Vola alta l'onda in frammenti di giada.
     Strepita come cavalli al galoppo
     Che fuggano lontano, verso nebbie
     Dove non osan uomini o gabbiani.

     Maestro e discepolo osservavano appunto il torrente e la cascata, quando con grande fragore ne uscì un drago, che fendendo le acque si dirigeva dritto sul reverendo. Scimmiotto, spaventato, lasciò cadere i bagagli, strappò il maestro dal suo cavallo e corse via. In mancanza di meglio, il drago inghiottì in un boccone cavallo, sella e finimenti, poi si rituffò nell'acqua e scomparve. Scimmiotto, che intanto aveva depositato il maestro su una terrazza rocciosa a qualche distanza e ve lo aveva fatto sedere, ritornò di sotto per ricuperare cavallo e bagagli; i bagagli erano lì, ma il cavallo era scomparso. Riportò quindi a Tripitaka quanto aveva trovato e gli disse: "Maestro, quell'ignobile drago se n'è andato, ma ha spaventato il cavallo e l'ha fatto scappare."


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