Bravo Scimmiotto! Con una capriola raggiunse la porta sud del Cielo. I guardiani della porta si allarmarono; gli uni si inchinavano, gli altri curvavano la schiena. Tutti esclamarono: "Catastrofe! Riecco qua l'autore di tutti i disastri di una volta."
Scimmiotto fece segno con la mano di lasciar perdere: "Lusingatissimo, cari miei, ma non vi spaventate. Cercavo semplicemente il Re Celeste Vasto Sguardo."
Immediatamente si presentò il devarâja e lo accolse con queste parole: "Non ci siamo più visti da un pezzo. Ho sentito che Guanyin aveva fatto una scappata dall'Imperatore di Giada per farsi prestare protettori, vigili delle tenebre, guardie della luce e rivelatori di verità, per proteggere un monaco cinese che doveva cercare le scritture nel Paradiso dell'Ovest. Lei diceva che tu eri diventato discepolo di questo monaco. Come hai trovato il tempo di venirci a visitare?"
"Non me ne parlare! Il monaco si è imbattuto in una banda di malfattori che vogliono bruciarlo vivo: è un caso di emergenza. Sono venuto a chiederti in prestito il coperchio ignifugo, mi occorre per cavarmi dall'impiccio. Corri a cercarmelo. Appena avrò finito, te lo restituirò."
"Ti stai sbagliando. Se devi spegnere un incendio ti servirà dell'acqua, non il coperchio."
"Non sai cosa c'è sotto. Se usassi l'acqua spegnerei tutto, e gli farei un piacere. Con il coperchio proteggerò solo il mio monaco; il resto vada pure in cenere, son fatti loro. Dài, sbrigati! Al minimo ritardo, mi rovini tutta l'operazione."
"Diavolo di una scimmia, che carogna sei!" replicò ridendo il devarâja. "Lui pensa solo ai suoi, e gli altri vadano a farsi friggere."
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