"Bella novità!" fece Porcellino. "È il Monte dello Stupa, ci vive il maestro di meditazione del Nido dei Corvi. Mi è già capitato di incontrarlo."
"E che cosa fa lassù?" chiese Tripitaka.
"Pratica il Tao, e non è certo un principiante. Mi voleva assumere, ma non ci sono andato."
Mentre chiacchieravano, si avvicinavano alla montagna. E che montagna! Guardate un po':
A sud pini azzurri, ginepri smeraldo;
A nord peschi rosa e salici glauchi.
Intenso brusio: gli uccelli conversano.
Le danze nell'aria: son gru di immortali.
Profumi e fragranze: son fiori a distesa.
I verdi diversi: ogni sorta di alberi.
È verde anche l'acqua che cade dall'alto.
S'impiglian le nuvole in cima alle rupi.
È proprio un paesaggio di rara bellezza,
Un calmo ritiro lontano dagli uomini.
Guardando lontano, dall'alto del suo cavallo, il maestro notò un nido di erbe e rami secchi in cima a un odoroso ginepro insolitamente alto. Da sinistra, cervi portavano fiori; da destra, scimmie di montagna offrivano frutta. Sul ginepro cantavano in coro fenici azzurre, gru nere e fagiani dorati.
"Quello dovrebbe essere il Nido dei Corvi del maestro di meditazione" disse Porcellino.
Tripitaka stimolò il cavallo col frustino, e presto giunse ai piedi dell'arbusto.
Il maestro di meditazione, che lo aveva visto avvicinarsi, ne discese. Tripitaka era smontato da cavallo per salutarlo, ma il maestro di meditazione lo trattenne e disse: "Alzatevi, vi prego, e scusatemi di non esservi venuto incontro."
"Saluti, maestro!" fece Porcellino.
"Guarda chi si vede: Porcellino Setole Rade dei Monti Fuling" si stupì il maestro. "Come hai ottenuto l'inaudita fortuna di accompagnare il santo monaco?"
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