"Vi saluto, reverendo."
"Da dove venite, messere?" rispose inchinandosi il religioso.
"È qui che il pusa Buon Augurio spiega i sutra?"
"Proprio qui. Che cosa volete da lui?"
"Vi posso chiedere la cortesia di annunciarmi? Sono discepolo del maestro della legge Tripitaka, fratello di sua maestà dei grandi Tang del paese dell'Est; il mio nome è: Novizio Scimmiotto Consapevole del Vuoto, Grande Santo Uguale al Cielo, per servirvi. Vorrei vedere il pusa per un affare urgente."
Il religioso si mise a ridere: "Che nome lungo, messere! Non credo di essere capace di ricordarlo tutto."
"Basterà che diciate che è arrivato Scimmiotto, il discepolo del monaco cinese."
Il religioso salì alla sala della predicazione per annunciarlo. Il pusa indossò subito il kasâya e fece aggiungere incenso nel braciere per accogliere degnamente il visitatore.
Scimmiotto varcò la soglia e vide
Sala vasta e solenne, ornata di broccati.
Recitano i discepoli il sutra della Legge,
Mentre gli anziani suonano gong e pietre sonore.
Sull'altare del Buddha sono disposti cibi
Vegetariani e fiori di immortalità.
Le candele scintillano, creando arcobaleni.
Spire di fumo salgono dall'incenso che arde.
Gli astanti si concentrano, ascoltato il sermone:
È lo spirito libero come una nuvoletta
Che candida coroni di alto pino la cima.
Decapitato Mâra, viene ringuainata
La spada di sapienza dentro l'alta assemblea.
Il pusa si ricompose per accogliere il Novizio, lo invitò a occupare il posto dell'ospite e ordinò di servire il tè; ma Scimmiotto obiettò: "Non prendetevi questo disturbo; sono venuto soltanto per sollecitare il pusa a esercitare l'alta potenza della Legge, per abbattere un mostro e soccorrere il mio maestro in difficoltà sul Monte del Vento Giallo."
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