Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Porcellino ascoltava il discorso edificante e lo approvava parola per parola. Consumarono il loro semplice pasto senza contorni, e si stesero a riposare con il maestro ai piedi di una rupe, a est del Fiume delle Sabbie Mobili.
     L'indomani mattina Tripitaka chiese: "Consapevole del Vuoto, oggi che cosa facciamo?"
     "Non mi pare che ci sia gran che da fare, salvo mandare al fiume Otto Divieti."
     "Come dire che non te ne vuoi più immischiare, e che devo sbrigarmela da solo, fratellone?" chiese Porcellino.
     "Questa volta, saggio condiscepolo, voglio frenare i bollenti spiriti. Ti lascerò il tempo di attirarlo sulla riva e di portarlo dove si possa tagliargli la ritirata. Abbiamo proprio bisogno di prenderlo."
     Il bravo Porcellino si strofinò la faccia, raccolse le sue energie, impugnò il rastrello, scese al fiume, ci si tuffò e ritornò alla tana del mostro. Questi si stava giusto svegliando, quando avvertì il rumore nell'acqua. Sporse il capo per vedere che cosa avveniva, e vide avvicinarsi Porcellino con il suo rastrello. Subito balzò a sbarrargli la strada gridando: "Non un passo di più, attento a te!"

     Porcellino parò il colpo: "Quel bastone lì è buono da portare ai funerali, dove puoi dare ordini ai tuoi bisavoli, figlio mio" motteggiò.
     "Povero scemo, tu non sai che cos'è questa mazza!

     È una mazza famosa, fabbricata
     Con il legno del sâla, grande pianta
     Che cresce sulla luna. Fu Wu Gang
     Che un ramo ne tagliò, mentre Lu Ban
     La fabbricò con tutta la sua arte:
     D'oro massiccio dentro mise un cuore
     E la legò di perle tutto attorno.


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