Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 453
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     "Personalmente non mi sembra un problema; e poi, dal momento che siamo senza capo famiglia, è meglio avere un genero come te che non avere nessuno. Certo, può darsi che le mie figlie non ti trovino una bellezza."
     "Signora e cara mamma, dovreste spiegare alle vostre amate figlie che un uomo non si sceglie con questo criterio. Pensate al nostro maestro, il monaco cinese: lui sì che è bello, fine ed elegante, eppure è completamente inutilizzabile. Io invece sono brutto, non dico di no, ma accidenti se sono utilizzabile!"
     "Utilizzabile come?"
     "Io

     D'aspetto sono brutto, non lo nego,
     Ma lavorare so come una bestia.
     Son gli arpenti a migliaia, dici tu?
     Non servono né i bovi né l'aratro,
     Mi basteranno i muscoli e il rastrello;
     E vedrai le sementi come rendono!

     Se occorre pioggia, penso a convocarla,
     Se occorre vento, lo provoco io.
     Se la casa ti sembra troppo bassa,
     Le aggiungerò quanti piani vorrai.
     Spazzerò il pavimento quando occorre
     E drenerò il fossato, se si intasa.
     Ogni provvedimento utile in casa,
     Piccolo o grande, io lo realizzerò."

     "Se tu sei così bravo in casa, ritorna a parlarne con il tuo maestro. Se non ci sono ostacoli, ti prenderò come genero."
     "Perché dovrei chiedere il suo consenso? Non è mio padre, né mia madre. Qualunque decisione appartiene a me solo."
     "Va bene. Aspetta che ne parli alle mie figlie."
     Ed entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle.
     Porcellino riportò davanti alla casa il cavallo, che non aveva avuto modo di pascolare. Non sospettava che Scimmiotto avesse sentito tutto. Questi volò in casa, riprese la propria forma e si presentò a Tripitaka: "Consapevole delle Proprie Capacità riconduce il cavallo alla briglia."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]