"Lo terrà alla briglia perché non si perda."
Scimmiotto scoppiò a ridere e gli raccontò il colloquio fra Porcellino e la dama con tutti i particolari. Tripitaka non sapeva se dargli credito.
Un momento dopo ricomparve il bestione e legò il cavallo.
"L'hai fatto pascolare?" chiese Tripitaka.
"L'erba non era granché; non ho trovato un posto adatto."
"Il posto non era adatto al pascolo, ma poteva andare per le proposte matrimoniali" fece Scimmiotto.
A queste parole il bestione capì che sapevano tutto. Restò lì zitto, a testa bassa e collo torto, con la bocca imbronciata e le sopracciglia aggrottate.
A un tratto si udì un cigolio, la porta si aprì e vennero avanti un paio di lanterne rosse e un incensiere. La signora conduceva le tre ragazze, tra effluvi profumati e tintinnio di giade. Sincerità, Amore e Amata salutarono i pellegrini in cerca delle scritture; stavano in piedi, l'una accanto all'altra, ed erano proprio carine. Guardatele:
Gli occhi sono truccati con aloni
Azzurrini, come ali di farfalla.
Visi primaverili sotto il lieve
Velo di cipria. Fan fremere i cuori
Le bellezze smaglianti, che potrebbero
Espugnare città. Fiori e gioielli
Ne adornano le grazie, e le cinture
Fan risaltar le forme delicate.
Le labbra semiaperte sono rosse
Come ciliege. Ad ogni loro passo
Diffondono un profumo d'orchidea.
Ricche le acconciature dei capelli,
Con perle, giade e spilloni dorati.
Reti di fiori d'oro i corpi avvolgono
Che emanano gli aromi più squisiti.
Chi trova bella la donna di Chu,
Pupattola in confronto, od attraente
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