La fatalona d'ovest, volgaruccia?
Queste son fate venute dal Cielo,
Chang'e discesa in terra dalla luna!
Tripitaka teneva la testa bassa e le mani giunte, Scimmiotto faceva finta di niente e Sabbioso volgeva loro addirittura la schiena. Ma Porcellino sgranava gli occhi, tutto il suo sistema viscerale era impegnato a secernere concupiscenza. Pieno di imbarazzo, balbettò: "Grazie, signora, di esservi data la pena di mostrarci questi esseri celesti; ma ora, vi prego, fatele ritirare."
Le tre ragazze scomparvero dietro il paravento, lasciando sul posto le lanterne in garza di seta.
"Dunque ditemi" fece la madre; "avete deciso chi di voi quattro sposerà una mia figlia?"
"Ne abbiamo discusso" rispose Sabbioso. "Toccherà a Porcellino divenire vostro genero."
"Non prendermi in giro!" replicò Porcellino. "Bisogna che ci riflettiamo insieme."
"Riflettere su cosa?" intervenne Scimmiotto. "Ti sei già messo d'accordo alla porta posteriore, l'hai persino chiamata mamma, figuriamoci un po'! Cos'altro vuoi riflettere? Il maestro farà da padre dello sposo, la signora il suo ruolo ce l'ha, io farò da testimone e Sabbioso da mezzana. È inutile stare a consultare l'almanacco, non si potrebbe trovare un giorno più fausto di questo. Dài, presenta al maestro i tuoi rispetti e adempi i tuoi doveri di genero."
"Ma non si fa così, non è possibile! Non farò mai una cosa simile."
"Bestione, smettila di far commedie! L'ha trattata da mamma, signora, signora mamma, e adesso non vuol fare queste cose. Troppo tardi! Sbrigati ad acconsentire e offrici il brindisi del festeggiamento: almeno ci guadagneremo qualcosa anche noi."
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