Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Pesche d'eternità.

     Scimmiotto attraversò il paesaggio senza potersi saziare dello spettacolo, e giunse alla Grotta delle Nuvole Bianche, davanti alla quale vide fra i pini tre vegliardi che giocavano a go. Precisamente, gli avversari erano la stella della Fortuna e quella della Ricchezza, mentre la stella della Longevità fungeva da spettatore. Scimmiotto si avvicinò e disse: "Vi saluto, fratelli maggiori."
     Vedendolo, le stelle respinsero la scacchiera e risposero al suo saluto: "Qual buon vento vi mena, grande santo?"
     "Vi sono venuto a trovare per distrarmi in vostra compagnia."
     "Ho sentito dire che avete lasciato il taoismo per il buddismo" commentò la stella della Longevità, "e che vi siete dedicato a proteggere il monaco cinese che va a cercare le scritture nel Paradiso dell'Ovest. Quindi dovrete passare i giorni per monti e per valli: come fate a trovare tempo per distrarvi?"

     "Vi dirò tutto, signori. Le cose stanno come dite, ma lungo la strada per l'Ovest ho avuto qualche noia. Sono venuto a trovarvi perché vorrei chiedervi un piccolo servizio, sempre che siate d'accordo."
     "Che genere di noie?" volle sapere la stella della Fortuna. "In quale posto le avete incontrate? Bisogna che ci diate informazioni esaurienti, perché noi possiamo rispondere."
     "I guai sono avvenuti mentre passavamo dal Tempio delle Cinque Fattorie, sul Monte della Longevità."
     "Ma ci abita il grande immortale del Primordiale Soggiogato!" esclamarono i tre vecchi. "Non avrai per caso rubato i suoi frutti di ginseng per mangiarteli?"


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