Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     La stella della Longevità si strappò il berretto e borbottò: "Stupido facchino, portami rispetto!"
     "Io non sono un facchino; semmai un mestiere servile lo fate voi."
     "Misura le parole, somaro!"
     "Se non faceste un mestiere servile, la gente non vi ordinerebbe continuamente 'reca longevità!', 'porta fortuna!', 'procurami ricchezza!'."
     Tripitaka gridò a Porcellino di farsi da parte, si rassettò e venne a salutare le tre stelle; queste non vollero sedere finché non ebbero reso omaggio al grande immortale in qualità di fratello maggiore. Dopo che si furono accomodate, prese la parola la stella della Fortuna, dicendo: "Ci vergognamo di aver lasciato passare tanto tempo prima di ritornare a presentare i nostri rispetti e a contemplare il vostro volto venerato. Oggi siamo venuti dopo aver saputo che il grande santo Scimmiotto aveva disturbato il vostro ritiro."

     "Il Novizio Scimmiotto è dunque arrivato alle isole Penglai?" chiese il grande immortale.
     "Proprio così" confermò la stella della Longevità. "Ci è venuto a chiedere una ricetta per ridar vita al vostro albero di immortalità, da lui abbattuto. Non eravamo in grado di aiutarlo, ed è subito ripartito per continuare la ricerca; ma temiamo che non gli bastino i tre giorni concessi dal santo monaco sotto pena di recitare l'incantesimo della costrizione del cerchio. Siamo venuti qui innanzitutto per presentare i nostri rispetti, ma inoltre volevamo chiedere un rinvio per Scimmiotto."
     "Per carità, mi guarderò bene dal recitare l'incantesimo" assicurò senza indugio Tripitaka.


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