Se poi, in fin dei conti, non sapete come si lasciarono il giorno dopo, ascoltate il seguito.
CAPITOLO 27
TRUCCHI DELLA SIGNORA DAL BIANCO SCHELETRO
IN CUI LA DIAVOLESSA DAL BIANCO SCHELETRO INSIDIA PER TRE VOLTE TRIPITAKA, E IL SANTO MONACO, ESASPERATO, SCACCIA IL BEL RE SCIMMIA.
L'indomani all'alba Tripitaka e i suoi discepoli si prepararono a proseguire il loro viaggio. Fra Scimmiotto e il Maestro del Primordiale Soggiogato, dopo che si erano giurati fratellanza, si era stabilita una tale corrente di simpatia, che il secondo non avrebbe voluto vederli andar via così presto; anzi aveva dato disposizioni per festeggiarli cinque o sei giorni di seguito. Ma Tripitaka era divenuto irrequieto: l'elisir vegetale che aveva mangiato gli dava una sensazione di rinnovamento dalla testa ai piedi, gli rinvigoriva lo spirito e il corpo. Questa sensazione accresceva la sua determinazione nella ricerca delle scritture e alimentava l'ansia per i ritardi già subiti. Non ci fu niente da fare, non si poté trattenerlo.
Maestro e discepoli si erano da poco rimessi in strada dopo gli addii, quando si trovarono davanti a un'alta montagna.
"Quella montagna ha un aspetto pericoloso, ed è così ripida che forse il cavallo non riuscirà a scalarla. Stiamo ben attenti, discepoli!"
"State tranquillo, maestro; conosciamo il nostro mestiere" rispose Scimmiotto.
Il bravo re scimmia apriva la strada, davanti al cavallo, con la sua sbarra appoggiata di traverso sulle spalle. Dopo avere scalato un'alta rupe, si trovarono di fronte un immenso panorama:
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