Opere di letteratura italiana e straniera |
"Ma era un mostro!"
"Vedete" spiegò Scimmiotto, "cinquecento anni fa vivevo da gran signore, nella Grotta del Sipario Torrenziale del Monte di Fiori e Frutti: avevo sottomesso i diavoli di settantadue caverne e disponevo di un esercito di quarantasettemila mostri. Portavo in testa una corona d'oro, addosso una veste color ocra, alla vita una cintura di giada di Lantian, ai piedi calzature da calpestare le nuvole e in mano la mia sbarra cerchiata d'oro, come uno scettro. Ero qualcuno. Dopo che il nirvana mi ha condotto fuori dal peccato e ho avuto la tonsura e ho imboccato la giusta via, accompagnandovi come discepolo, la mia testa è stata serrata in questo cerchio d'oro. Non posso ritornare fra i miei in questo stato. Maestro, se non volete più saperne di me, recitate, vi prego, un incantesimo che mi consenta di levarlo. Ve lo restituirò, perché possiate metterlo in testa a qualcun altro. Non vi chiedo altro. Dopo tutto ho vissuto con voi per un bel po', credo che dovreste farmi questo piccolo favore." |