Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 584
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Subito le scimmie, numerose come uno sciame d'api, circondarono Porcellino, lo spinsero avanti e lo inchiodarono al suolo.
     "Da dove vieni, barbaro?" chiese severamente Scimmiotto.
     Porcellino a testa china rispose: "Non oso accettare l'onore di essere interrogato. Però non sono un barbaro, ma uno che conoscete bene."
     "Qui tutti sono scimmie, tutti si assomigliano e si sentono tutti fedeli sudditi del grande santo; tu sei diverso e sei più balordo degli altri. Dunque sei un mostro forestiero. Se la tua intenzione è di fare atto di sottomissione, devi seguire le regole: prima consegni la tua carta d'identità e scrivi il nome nel registro, poi ti presenti all'appello quando e dove ti viene indicato. Come ti permetti di venirmi a rendere omaggio prima di essere stato accettato?"

     "Vergògnati!" grugnì Porcellino, ma sempre con la testa china e cercando di nascondere il grugno. "Siamo stati fratelli giurati per anni, e adesso pretendi di non avermi mai visto e mi tratti da barbaro."
     "Allora alza il muso e fatti vedere" rispose Scimmiotto ridendo.
     "Eccolo, il mio muso!" gridò Porcellino tirandosi su. "Se insisti a non riconoscermi, qualcosa da rinfacciarti ce l'avrò."
     "Quel porcellone di Otto Divieti!" esclamò Scimmiotto soffocando dalle risate.
     "Sono proprio io, Porcellino Otto Divieti." E intanto pensava: "Se ammette di riconoscermi, sarà più facile che mi ascolti."
     "Perché non te ne vai in cerca di scritture con il monaco cinese? Scommetto che l'hai offeso e ti sei fatto licenziare anche tu. Te l'ha data la lettera di licenziamento? Fa un po' vedere."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]