"Giusto, fratello, è un buon piano. Andiamo!" disse Sabbioso.
Confortati dalla sicurezza che dava loro la presenza di Scimmiotto, i due se ne andarono con i bambini, mentre Scimmiotto scendeva dalla rupe e si avvicinava alla pagoda. La principessa gli disse: "Sei un monaco senza scrupoli, non hai un'oncia di buona fede. Mi dovevi rendere i bambini in cambio del tuo condiscepolo: io ho fatto la mia parte, ma tu no. E adesso che cosa vuoi?"
"Non ve la prendete con me" rispose sorridendo Scimmiotto. "Era tempo di far conoscere i bambini ai loro nonni."
"Non fare l'insolente, monaco. Bada che mio marito non è un tipo comune. Li hai spaventati, quei bambini; bisogna consolarli e rassicurarli."
"Principessa" ghignò Scimmiotto, "qual'è secondo voi il crimine più grande, per l'uomo nato fra cielo e terra?"
"Lo so."
"Che cosa sapete, donna volubile?"
"Ho ricevuto la mia educazione a palazzo e ricordo la frase dei libri antichi: 'Tremila crimini meritano i cinque castighi, ma nessuno è grave come la mancanza di pietà filiale'."
"Proprio così:
"Padre mio che m'avete generato,
E voi madre che m'avete nutrito;
Pietà pei genitori
Che tanto hanno penato...(34)
"Il poema spiega che la pietà filiale è la fonte della buona condotta, il fondamento del bene. Come avete potuto accoppiarvi con un mostro, dargli il vostro corpo senza pensare a vostro padre e a vostra madre? Se questo non è un crimine contro la pietà filiale, come lo volete chiamare?"
La principessa arrossì fino ai capelli, non sapeva dove nascondersi per la vergogna. Alla fine disse: "Le vostre parole sono giuste, reverendo: come potrei dimenticare i miei genitori? Il fatto è che il mostro mi ha rapito a tradimento, mi sorveglia continuamente, non permette che mi allontani. Ero lontana da loro e non avevo nessuno per inviare notizie. Avrei voluto uccidermi, ma temevo che i miei genitori mi credessero colpevole di una fuga da casa e che la vicenda non venisse mai chiarita. Ecco perché non mi restava che prolungare la mia fragile esistenza. In verità sono la peggiore peccatrice che ci sia fra cielo e terra." E si mise a piangere come una fontana.
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