"Principessa, non vi disperate. Porcellino mi ha detto che avete salvato la vita del nostro maestro e avete mandato una lettera ai vostri genitori: questo dimostra che non li avevate dimenticati. Son qui io, signora; il vostro vecchio Scimmiotto vi garantisce che catturerà il mostro e vi riporterà a corte. Allora vi troverete un buon partito e potrete vegliare sui vostri genitori finché saranno in vita. Che ne pensate?"
"Ma voi cercate la morte! Ieri i vostri condiscepoli, che pure sono degli omaccioni, non sono riusciti a prevalere su mio marito. E voi, povero diavolo sfiancato e sbilenco come un granchio, con le ossa che vi sbucano sotto la pelle, come potrete farcela?"
"A quanto pare non avete occhio per queste cose" replicò Scimmiotto ridendo. "Dice il proverbio: grande vescica non pesa niente, piccolo piombo pesa un accidente. Gli omaccioni valgono meno della figura che fanno, spostano vento e non ripagano la stoffa che occorre per coprirli. Son fuochi di paglia, non valgono la minestra che mangiano. Io invece sono piccolo, ma tutto muscoli."
"Credete davvero di potercela fare?"
"Non avete idea di quanto possa pestare diavoli e mostri."
"Per piacere, non mi tirate in qualche brutta storia."
"Vi potete fidare."
"Voi che siete un esperto, come pensate di fare?"
"Penso sia meglio che voi non mi stiate d'attorno, potreste solo crearmi dei problemi. I vostri sentimenti verso di lui potrebbero giocarvi degli scherzi."
"Ma mi ha portato qui di forza."
"Lo so, ma siete stata sua moglie per tredici anni. Io avrò bisogno di muovermi senza avere intorno troppi sentimenti: un colpo dev'essere un colpo, di pugno o bastone che sia. Se non lo abbatto, non vi posso riportare a corte dal re vostro padre."
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