Opere di letteratura italiana e straniera |
La principessa seguì il consiglio e si ritirò in luogo appartato. Era destino che il suo matrimonio avesse fine, e l'incontro con il grande santo era stato disposto appunto a questo fine. Allontanata la principessa, il re scimmia si trasformò con una scossa nella sua copia identica ed entrò nella grotta ad aspettare il mostro.
Il mostro se ne stava ancora nella Sala della Pace d'Argento a ronfare e smaltire tutto il vino che aveva bevuto, quando sentì gridare il suo nome. Corre all'aperto, guarda in su e vede Porcellino e Sabbioso che gridano da una nuvola. Il mostro si mise a riflettere: "Capisco Porcellino, ma perché è qui Sabbioso? Lo avevo lasciato prigioniero a casa mia: come è scappato? Perché mia moglie avrebbe dovuto lasciarlo andare? E che cosa c'entrano i miei figli? Porcellino avrà architettato un trucco per provocarmi. La faccia gliela spaccherei volentieri, ma ho bevuto troppo e non ho ancora smaltito il vino. Se mi prendessi una rastrellata, il mio prestigio ne risentirebbe. Sarà meglio che prima ritorni a casa e chiarisca questa storia dei bambini; la conversazione con lui posso riprenderla più tardi." |