Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     La principessa seguì il consiglio e si ritirò in luogo appartato. Era destino che il suo matrimonio avesse fine, e l'incontro con il grande santo era stato disposto appunto a questo fine. Allontanata la principessa, il re scimmia si trasformò con una scossa nella sua copia identica ed entrò nella grotta ad aspettare il mostro.
     Intanto Porcellino e Sabbioso portarono i bambini nella città degli Elefanti Sacri e li lasciarono cadere sui gradini di giada bianca, riducendoli in poltiglia, con le ossa a pezzi e il sangue che correva tutto intorno.
     La corte fu presa dal panico, mentre gli ufficiali annunciavano: "Disgrazia! Disgrazia! Due persone sono precipitate dal cielo."
     "Questi bambini sono i figli del mostro Veste Gialla" proclamò a gran voce Porcellino, "che io e Sabbioso abbiamo portato qui."

     Il mostro se ne stava ancora nella Sala della Pace d'Argento a ronfare e smaltire tutto il vino che aveva bevuto, quando sentì gridare il suo nome. Corre all'aperto, guarda in su e vede Porcellino e Sabbioso che gridano da una nuvola. Il mostro si mise a riflettere: "Capisco Porcellino, ma perché è qui Sabbioso? Lo avevo lasciato prigioniero a casa mia: come è scappato? Perché mia moglie avrebbe dovuto lasciarlo andare? E che cosa c'entrano i miei figli? Porcellino avrà architettato un trucco per provocarmi. La faccia gliela spaccherei volentieri, ma ho bevuto troppo e non ho ancora smaltito il vino. Se mi prendessi una rastrellata, il mio prestigio ne risentirebbe. Sarà meglio che prima ritorni a casa e chiarisca questa storia dei bambini; la conversazione con lui posso riprenderla più tardi."


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