Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     A queste parole il boscaiolo scoppiò in una risata: "Sei un bel matto di bonzo!"
     "Dico sul serio, non sono matto."
     "Se dici sul serio, come penseresti di farli arrestare?"
     "A sentire le balle che racconti per spaventarci e per magnificarli, devi essere un loro parente; se non un parente, un alleato; e se non un alleato, perlomeno un amico."
     "Sei matto e basta!" replicò il boscaiolo continuando a ridere. "Hai proprio perso la bussola. Io sono venuto ad avvertirvi del pericolo con le migliori intenzioni, perché vi teniate in guardia, e tu vuoi farmene una colpa. Mettiamo che io sappia dove si nascondono queste creature malefiche; ma tu come puoi avere l'audacia di catturarle, e dove le vorresti imprigionare?"
     "Se sono diavoli celesti, li consegno all'Imperatore di Giada; se sono creature ctonie, agl'inferi. Quelli dell'Ovest vanno consegnati al Buddha, quelli dell'Est ai santi, quelli del Nord a Zhenwu, quelli del Sud alla Virtù del Fuoco. I draghi sono di competenza del sovrano degli oceani, i fantasmi del re Yama. Ogni categoria ha il suo territorio e il suo oriente. Io conosco tutti e posso far spiccare un ordine di cattura urgente in qualsiasi momento, anche di notte."

     Il boscaiolo sogghignò beffardo: "Meschino! Girando per il mondo avrai avuto occasione di leggere qualche formuletta per trucchi di magia, incanti e aspersioni di acqua benedetta, giusto per scacciare un fantasma o esorcizzare un diavolo qualsiasi. Ma mostri così feroci, credimi, non li hai mai visti."
     "E che cos'hanno di tanto cattivo?"


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