Ma parliamo del Monte Cima Piatta e della grotta chiamata Fior di Loto. Nella grotta abitavano due mostri, il gran re col Corno d'Oro e il gran re col Corno d'Argento. Se ne stavano seduti insieme, quando Corno d'Oro disse a Corno d'Argento: "Caro fratello, da quanto tempo non si pattuglia la montagna?"
"Saranno quindici giorni."
"Oggi, per piacere, dovresti fare un giro di ronda."
"Perché proprio oggi?"
"Vedo che non sei informato. Ho sentito dire che l'imperatore Tang delle terre dell'Est ha inviato suo fratello nell'Ovest a presentare i suoi omaggi al Buddha. Con lui viaggiano Scimmiotto, Porcellino e Sabbioso, e fan quattro monaci, più un cavallo, che fa cinque. Va a vedere se sono arrivati e portameli qui."
"Che ci importa di questi bonzi? Uno vale l'altro. Quando abbiamo voglia di carne umana, possiamo sempre trovarne."
"Ma questa è un'occasione unica. L'anno che lasciai il mondo di Sopra sentii dire che questo monaco cinese è l'avatara del reverendo Cicala d'Oro, un uomo eccellente che si è coltivato nel corso di dieci incarnazioni senza perdere una goccia di energia. Chi mangia della sua carne, prolunga indefinitamente la propria vita."
"In questo caso potremmo sbarazzarci di esercizi di meditazione, ricerca dei meriti, forgiar tigre e drago, accoppiare maschio e femmina. Lo mangeremo senz'altro, vado a cercarlo."
"Calma fratello, non essere precipitoso. Se catturi a casaccio il primo bonzo che ti càpita, potrebbe non essere il monaco cinese, e commetteresti un crimine inutile. Io ho presente l'aspetto di quella gente. Te li disegnerò; tu porterai con te i loro ritratti, e li confronterai con i bonzi che incontrerai per strada." E gli insegnò anche il nome di ciascuno.
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