Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Certo che non sono di queste parti; vengo dai monti Penglai."
     "Ma è un isola del mare, ci vivono gli immortali."
     "E io che cosa sono, secondo voi?"
     I mostriciattoli passarono dal dispetto alla gioia e si fecero avanti gridando: "Egregio immortale, i nostri occhi umani non ci hanno consentito di riconoscervi subito: vogliate perdonarci, se vi abbiamo offeso."
     "Non ve ne voglio. Dice il proverbio: corpo di immortale non calpesta terra profana; come avreste potuto riconoscermi? Sono venuto su questa montagna per fare la fortuna di un bravo ragazzo, che voglia divenire immortale e comprendere il Tao. Chi di voi due sarebbe disposto a seguirmi?"
     "Maestro, vengo io!" risposero a una voce Diavolo Furbo e Bestiola Maligna.
     "Voi due da dove venite?" chiese Scimmiotto, pur sapendolo bene.

     "Dalla Grotta dei Fior di Loto."
     "E che cosa stavate facendo?"
     "Si andava a catturare Scimmiotto il Novizio, per ordine del nostro grande re."
     "Catturare chi?"
     "Scimmiotto il Novizio."
     "Non sarà per caso quello che accompagna il monaco cinese in cerca delle scritture?"
     "Proprio lui. Lo conoscete?"
     "È una scimmia impertinente e mi ha procurato varie seccature. Vengo con voi a catturarla, offro un modesto aiuto alla vostra impresa."
     "Maestro, non ci occorre aiuto. I nostri grandi re, con le loro arti magiche, l'hanno già sepolto sotto tre grandi montagne: non può muovere un dito. Noi abbiamo l'ordine di chiuderlo in due tesori."
     "Di che tesori si tratta?"
     "Il mio è una zucca rossa" rispose Diavolo Furbo, "il suo un vaso di giada."


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