"Certe volte che il cielo mi rompe le tasche, mi càpita di chiuderlo lì dentro sette od otto volte in un mese. Altrimenti possono passare sei mesi senza che la adoperi."
"Fratello" disse Bestiola Maligna a Diavolo Furbo, "pensa che roba! Un recipiente per catturare il cielo! Scambiare le zucche sarebbe un grande affare."
"Non credo che lui sarebbe d'accordo."
"Allora ci aggiungiamo il vaso di giada."
Scimmiotto, tutto contento, recitava fra sé:
"Zucca per zucca,
Col vaso in più.
Prendi due cose
Per una sola:
Questo è un affare
Che mi fa gola!"
Tirò a sé Bestiola Maligna: "Se ti mostro come funziona, facciamo lo scambio?"
"D'accordo, ma ci deve proprio entrare il cielo, come avete promesso."
"Va bene, vi faccio la dimostrazione."
Il bravo Scimmiotto abbassò la testa, fece un passo magico e recitò un incantesimo per convocare il dio della ronda di giorno, quello della ronda di notte e i rivelatori dei cinque orienti: "Correte a presentare un rapporto da parte mia all'Imperatore di Giada: il vecchio Scimmiotto, convertito al giusto frutto, mentre protegge il monaco cinese diretto a cercare le scritture al Paradiso dell'Ovest, si trova bloccato da alte montagne, su cui il suo maestro è sottoposto a prove terribili. Devo indurre dei mostri a consegnarmi i loro tesori e, per riuscirci, supplico di darmi in prestito il cielo per qualche minuto, perché devo rinchiuderlo in una zucca. Se l'Imperatore fa difficoltà, dovrò andare di persona a spiegargli la situazione nella Sala delle Nuvole Misteriose, e ci andrò da quel maleducato che sono, senza chiedere permesso."
|