Scimmiotto rimase su nello spazio per vedere che cosa facevano i mostriciattoli.
Forse voi sapete che cosa fecero, e forse no; nel secondo caso, potete sempre ascoltare il seguito.
CAPITOLO 34
INVITO A PRANZO DI UN'ORCHESSA
IL RE DIAVOLO, CON ABILE MOSSA, CATTURA LA SCIMMIA DELLO SPIRITO. IL GRANDE SANTO SOTTRAE IL PRESIDIO CON LA DESTREZZA.
Ritorniamo ai nostri mostriciattoli, cui era rimasta la zucca falsa e che litigavano a chi dovesse provarla per primo; ma, levando gli occhi, si accorsero che Scimmiotto era scomparso.
"Fratello" disse Bestiola Maligna a Diavolo Furbo, "forse anche gli immortali possono mentire. Non ci aveva detto che, dopo il baratto, ci avrebbe portato con sé per insegnarci l'immortalità? Come mai se n'è andato senza salutare?"
"Fatti suoi. In ogni caso il baratto è stato a nostro favore, e di molto. Dammi quella zucca, che voglio provare anch'io a rinchiuderci il cielo."
La lanciò per aria, ma ricadde giù con un tonfo sordo: "Com'è che non aspira il cielo?" disse la Bestiola allarmata. "Non sarà per caso che l'immortale non fosse che Scimmiotto travestito, per spacciarci una zucca falsa in cambio di quella vera?"
"Non dire sciocchezze! Quello è incastrato sotto tre montagne: come avrebbe fatto a venirne fuori? Aspetta che ripeta un incantesimo che gli ho sentito dire, e vedrai che funziona."
Diavolo Furbo gettò in aria un'altra volta la zucca salmodiando: "Dovrò andare di persona nella Sala delle Nuvole Misteriose, e ci andrò da quel maleducato che sono, senza chiedere permesso." Ma intanto si sentì un altro tonfo della fiasca.
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