I due mostriciattoli partirono immediatamente. Come avrebbero potuto sospettare che Scimmiotto era presente e non aveva perduto una parola? Infatti spiegò le ali, ronzò al seguito di Tigre Gratta Montagne e si posò su di lui. Dopo due o tre li, Scimmiotto ebbe l'idea di ammazzarli, ma ci ripensò: "Sarebbe facilissimo, ma io non so l'indirizzo di questa signora che possiede la corda d'oro. Prima di colpire, sarà bene che ne sappia di più."
Il bravo Scimmiotto, con ronzio discreto, lasciò il suo mostriciattolo, attese che avanzasse un centinaio di passi e con una scossa si trasformò a sua volta in mostriciattolo, con un berretto di volpe in testa e il suo grembiule di pelle di tigre indossato al rovescio.
"Ragazzi, aspettatemi!" gridò correndo dietro agli altri due.
Drago di Mare volse il capo e domandò: "E tu da dove vieni?"
"Fratello, non riconosci più le persone di casa?"
"Tu non sei di casa."
"Come no! Guardami bene."
"Faccia nuova; non ti ho mai visto."
"Sono del distaccamento esterno. Perciò non vi ricordate di me."
"In effetti, la gente del distaccamento esterno io non la conosco. E dove stai andando?"
"Vengo con voi. Il grande re mi ha detto che vi aveva inviato dalla vecchia signora per invitarla a mangiare il monaco cinese e chiederle di portare la corda d'oro per catturare Scimmiotto il Novizio. Temeva che camminaste piano e vi perdeste a giocare, in modo da compromettere la vostra missione. Perciò mi ha mandato a dirvi di affrettare il passo."
Udito che sapeva tutto, i due mostriciattoli non ebbero sospetti. Affrettarono il passo e corsero per otto o nove li.
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