Scimmiotto non lo sapeva, e si diceva ridendo: "Fratello, non so se stai pisciando o fai i gargarismi. Conosco il trucco, ma non ho nessuna fretta di aprire per vederti. Se penso come è stato facile per me uscirne indenne, credo che lascerò passare un bel po' di tempo prima di guardare che cosa è stato di te."
Quando giunse all'entrata della grotta, la zucca sembrava proprio piena d'acqua.
"Suona come un tubo da divinazioni. È quello che ci vuole per fare pronostici. Gli chiederò quando il maestro uscirà da questa porta."
E scuoteva la zucca recitando: "Re Wen del Classico delle mutazioni, Confucio sant'uomo, Maestro del Fior di Pesco, Maestro della Valle dei Fantasmi..."
I mostriciattoli di guardia corsero ad annunciare: "Catastrofe, maestà! Scimmiotto Precipizio ha messo nella zucca il secondo grande re e lo scuote per far pronostici."
L'orco anziano sentì le sue anime abbandonarlo, rammollirsi le ossa e irrigidirsi i muscoli. Cadde a terra singhiozzando: "Caro fratello mio, avevamo segretamente lasciato il mondo di Sopra per godere quaggiù lusso e gloria, padroni della grotta e di queste montagne. Come avremmo potuto sapere che, per colpa di questo monaco, avresti perduto la vita e il nostro legame si sarebbe spezzato!"
Tutti i mostri della grotta piangevano e singhiozzavano.
In questo concerto di lamenti Porcellino, appeso alla trave, non seppe tacere: "Non piangete, mostri! Vi spiego tutto: questi vari Scimmiotti, Novizio, Stravizio e Precipizio, sono una sola persona, il mio condiscepolo. Lui conosce settantadue trasformazioni, si infila dove vuole, vi ha rubato il tesoro e ci ha messo dentro il vostro onorevole fratello. È inutile piangere tanto, visto che è morto e non c'è niente da fare. Fareste meglio a dare una pulita al forno e alle pignatte, e a mettere al fuoco agarici e porcini, germogli di soia e di bambù, glutine di grano, orecchiette e legumi; in cambio il nostro maestro potrebbe recitare il sutra dell'Accoglimento della Vita(37) in suffragio del vostro onorevole fratello minore."
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