Ebbro di furore, il maledetto re dei mostri ha tutti i capelli ritti in capo: per consolare il suo cuore dovrebbe almeno afferrare il Novizio e ingoiarlo in un boccone. Lancia feroci invettive: "Hai passato ogni limite; non contento di distruggere tutte queste vite, hai rubato il mio tesoro. La guerra fra noi è senza quartiere, fino all'ultimo sangue!" Il grande santo lo apostrofa: "Tu non sai con chi parli; sei il discepolo che vuole insegnare al maestro, l'uovo che vuol rompere la pietra!" Vengono spietatamente alle mani, spada contro sbarra. Mostrano sino in fondo tutta la loro competenza nelle arti marziali. Perché, a causa della ricerca delle scritture, Fuoco e Metallo non vanno più d'accordo, i cinque elementi sono immersi nel disordine e nel conflitto. Ciascuno mostra la propria potenza e forza magica, sollevano la sabbia e fanno rotolare le pietre. Il sole tramonta sulla lotta: il mostro è indebolito e si ritira.
Dopo trenta o quaranta scontri, mentre il cielo s'incupiva nel crepuscolo, l'orco non si sentì più in grado di combattere. Fuggì, vinto, in direzione sud ovest per rifugiarsi nella Grotta del Drago Schiacciato.
Scimmiotto prese terra, si introdusse nella Grotta dei Fior di Loto e slegò il monaco cinese, Porcellino e Sabbioso. Salvati dai pericoli, tutti e tre gli resero grazie e chiesero che cosa fosse accaduto degli orchi.
"Il minore è finito nella zucca, e a quest'ora sarà liquefatto da un pezzo. Il più anziano le ha prese di santa ragione ed è appena scappato a gambe levate verso sud ovest, in direzione della Grotta del Drago Schiacciato. Dei mostriciattoli non rimane più niente: per la maggior parte li ho sterminati in battaglia e il resto davanti alla grotta, dove si erano raccolti, mentre venivo a liberarvi."
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