Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Una mostriciattola venne dalla portineria ad annunciare: "Grande re, è arrivato con le sue truppe il vostro zio materno, che abita dietro la montagna."
     L'orco andò di corsa a cambiarsi d'abito, per vestirsi a lutto in seta cruda, e accolse lo zio con grandi inchini.
     Questo zio era il fratello minore di sua madre e si chiamava Volpone VII. I suoi esploratori gli avevano riferito della morte della sorella, delle imprese di Scimmiotto, che ne aveva assunto i sembianti per rubare i tesori dei suoi nipoti, e dei combattimenti che da qualche giorno erano in corso sul Monte Cima Piatta. Aveva riunito rinforzi, con un paio di centinaia di mostri, e si era messo in cammino passando prima dalla casa della sorella per avere notizie più precise. Qui incontrò l'orco maggiore in lutto, e pianse e si lamentò con lui. Solo dopo un bel po' di lacrime, il nipote fece le debite cerimonie di saluto e gli presentò un rapporto particolareggiato. Volpone VII fu invaso dalla collera e ordinò al nipote di riprendere le armi e di abbandonare gli abiti di lutto. Salirono insieme su vento e nubi per precipitarsi verso nord est.

     Era prima mattina e Scimmiotto stava appunto incaricando Sabbioso di preparare la colazione, con l'intenzione di rimettersi in cammino subito dopo averla consumata, quando si udì un gran colpo di vento. Scimmiotto corse fuori a vedere che cosa succedeva, e vide le schiere dei mostri che venivano avanti da sud ovest. Grandemente sorpreso, chiamò Porcellino: "Fratellino, ritorna il mostro con i rinforzi!"


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