Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     I suoi ufficiali risposero subito: "Agli ordini!"; mentre Scimmiotto, dentro il cofanetto, pregava le divinità protettrici: "Divinità che proteggete la legge, io mi propongo di abbattere il mostro, ma il principe ereditario, che non lo sa, vuole arrestare il mio maestro. Tocca a voi proteggerlo; se non lo fate, ve ne terrò responsabili."
     Le divinità non osavano certo disobbedire al grande santo. Circondarono Tripitaka di una barriera tale, che nessuno avrebbe potuto stender la mano a sfiorare la sua testa pelata e lustra: come se un muro lo proteggesse.
     Il principe ereditario si indignò: "Chi sei tu che osi sfidarmi con questi trucchi magici?"
     Allora Tripitaka si alzò e gli andò incontro per salutarlo: "L'umile monaco che sono non sa nulla di magia. Vengo dalle terre dell'Est e ho l'incarico di raggiungere il Monastero del Colpo di Tuono per salutare il Buddha, chiedergli le scritture e donargli i nostri tesori."

     "Le terre dell'Est sono la pianura centrale del mondo, ma sono povere. Che tesori sareste mai in grado di donare?"
     "Uno è questo kasâya che indosso; ma non è che un tesoro di terza classe. Ne ho anche di prima e di seconda classe."
     "Perché chiami tesoro questa veste qualsiasi, che addirittura ti lascia una spalla scoperta?"
     "Vi citerò alcuni versi:

     Solo parte del corpo è ricoperta
     Dall'abito del Buddha, ma le pieghe
     Coprono verità liberatrice.
     Concorrono a formare il giusto frutto
     Mille fili intessuti. Nove perle
     E otto tesori sono l'ornamento.
     Piamente lo cucirono fanciulle
     Perché purificasse il corpo indegno.


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