"Va bene, ma ricordati che ti devi fermare quando arrivo al pelo dell'acqua."
"D'accordo."
Il bestione si afferrò alla sbarra e fu calato nel pozzo. Quando gridò: "Acqua!" Scimmiotto, invece di fermarsi, gli diede uno scossone che ve lo fece cadere dentro con un tonfo. Porcellino imprecava: "Brutto stronzo! Lo hai fatto apposta!"
Scimmiotto ritirò la sua sbarra e chiese ridendo: "Allora, fratellino, lo vogliamo ripescare questo tesoro?"
"C'è solo acqua in questo lurido posto."
"Il tesoro non galleggerà mica. Bisogna scendere a dragare il fondo."
Il bestione in realtà, anche per effetto del suo passato, era un eccellente nuotatore e si tuffò. L'acqua era incredibilmente profonda e fu dopo una lunga discesa che si trovò davanti un arco monumentale con l'iscrizione:
PALAZZO DI CRISTALLO ACQUATICO
"Che fregatura!" esclamò allarmato Porcellino. "È chiaro che in qualche punto ho sbagliato strada e sono finito in mare. Questo è un palazzo marino, non può certo stare in fondo a un pozzo."
Invece si trattava proprio della residenza del re drago di quel pozzo.
Mentre Porcellino borbottava le sue considerazioni, uno yaksa di servizio in portineria guardò fuori e, come lo vide, corse spaventato a riferire: "Disgrazia, maestà! È caduto nel pozzo un bonzo con lunghe orecchie e una boccaccia smisurata. Benché sia nudo e debitamente zuppo, non è affogato, anzi borbotta fra sé senza tregua."
"Sarà l'Ammiraglio dei Canneti Celesti" disse il re drago. "La notte passata è venuto qui il dio della pattuglia notturna a cercare il re di Gallo Nero, per portarlo in visita dal monaco cinese e pregare il Grande Santo Uguale al Cielo di catturare il mostro. Ora saranno arrivati il grande santo e l'ammiraglio. Andiamogli subito incontro: sono persone a cui non si può mancare di rispetto."
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