"Sarebbe a dire che il Buddha manda in giro le vostre bestie a usurpare troni? E io a chi dovrei chiedere un decreto che esenti il monaco cinese dalle vostre soperchierie?"
"Non sai i retroscena. Quel re del Gallo Nero in effetti amava il bene e faceva elemosine ai monaci, tanto che il Buddha mi aveva inviato per condurlo nell'Ovest, dove gli avrebbe senz'altro concesso il corpo dorato di arhat. Io non potevo certo camminare per le strade nel mio aspetto normale, perciò presi sembianze di monaco e mi presentai a chiedere l'elemosina. Ma quando dissi qualche parola che non gli piacque, lui, ignorando che ero una persona dabbene, mi fece legare e gettare nel fossato: restai a mollo nell'acqua per tre giorni e tre notti. Meno male che alla fine le sei divinità delle tenebre mi tirarono fuori, mi diedero un'asciugata e mi accompagnarono a casa. Mi misi a rapporto dal Buddha, e lui incaricò questo mostro di gettare il re in un pozzo, perché restasse a mollo per tre anni in cambio dei tre giorni che aveva inflitto a me. Sorso o boccone, è il destino che te lo impone!"
"Sorso o boccone, dite voi. In fondo è stata una vendetta privata per uno sgarbo. Non avete pensato alle vittime innocenti che potevate coinvolgere?" obiettò Scimmiotto.
"Non abbiamo fatto male a nessuno. Da quando è arrivato il mostro, il corso delle stagioni nel paese è stato più clemente che mai, prospero l'andamento degli affari e in pace il popolo. Dove sarebbero le parti lese?"
"Per non dir altro, è andato a letto con tutte le signore dei tre palazzi. Le ha contaminate e ha violato i grandi princìpi che reggono i rapporti umani. Non ci sarà danno, secondo voi?"
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