"Dubito che potesse contaminare le signore: è un leone castrato."
Porcellino, che ascoltava, allungò la mano per accarezzare il mostro sulla testa e disse ridendo: "Ho il naso rosso, ma bere non posso: povera bestia, non merita la sua reputazione."
"Se le cose stanno come dite, riprendetevelo" concluse Scimmiotto. "State sicuro che, se non foste arrivato voi, non l'avrebbe scampata."
Wenshu recitò un incantesimo e gridò: "Coraggio, sporcaccione, che cosa aspetti per ritornare sulla retta via?"
Allora il diavolo riprese la sua forma originaria. Il pusa lo ammansì offrendogli da mangiare un fior di loto, gli montò in groppa e si congedò, scomparendo lontano dentro una nuvola luminosa:
Verso il Monte Wutai si dirigeva
Ad ascoltar le prediche del Trono.
Se in fin dei conti non sapete come fu che il monaco cinese e i suoi discepoli lasciarono la città, ascoltate il seguito.
CAPITOLO 40
FURFANTERIE DI BIMBO ROSSO
IL FANCIULLO TURBA LO SPIRITO DI MEDITAZIONE CON GIOCHI DI TRASFORMAZIONE. SCIMMIA, CAVALLO E SPATOLA SI ADEGUANO ALLA VACUITÀ DELLA MADRE DEL LEGNO.
Scimmiotto e i condiscepoli, di ritorno alla corte, trovarono il sovrano, le regine e i cortigiani schierati a riceverli per esprimere la loro riconoscenza. Fra interminabili prosternazioni degli ascoltatori, il Novizio raccontò come il pusa avesse sottomesso e portato via con sé il mostro.
Mentre tutti si congratulavano, l'ufficiale della Porta Gialla venne ad annunciare: "Signore e maestro, si sono presentati alla porta altri quattro monaci."
|