Quello di cui parlava era un sacco tuttofare, chiamato come tu mi vuoi.
Il mostro viveva da molto tempo da quelle parti, perciò conosceva bene i posti e sapeva quale fosse la strada più breve per recarsi nei mari del sud. Prese appunto la scorciatoia, superò facilmente Porcellino e si fermò su una grande rupe; qui si diede l'aspetto di Guanyin e sedette maestosamente sulla cima.
Fu così che Porcellino, che trottava di buona lena, d'improvviso si trovò davanti la pusa, molto prima di quanto si aspettasse. Non era in grado di distinguere il vero dal falso; e in fondo non era scambiare un'apparenza per un'altra? Dunque si fermò e si prosternò: "Il vostro discepolo Porcellino Consapevole delle Proprie Capacità vi saluta."
"Che cosa ti ha indotto ad allontanarti dal monaco cinese, che devi proteggere, per venire da me?" chiese la falsa Guanyin.
"Mentre passavamo per il Monte del Singhiozzo, un mostro chiamato Bimbo Rosso ha rapito il nostro maestro. L'ho combattuto con i miei condiscepoli presso la Grotta della Nuvola di Fuoco, ma non sono riuscito a vincerlo, per l'uso che sa fare del fuoco. Ci siamo fatti aiutare anche dai re draghi per far piovere sulle fiamme, ma non è servito. Il nostro condiscepolo anziano, che non può muoversi per le scottature che ha riportato, mi ha mandato a sollecitare il vostro aiuto. Speriamo ardentemente che, nella vostra compassione, vorrete liberare il maestro da questa prova."
"Il signore della Grotta della Nuvola di Fuoco non è persona che se la prenda con la gente. Dovete essere stati voi a provocarlo."
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