Opere di letteratura italiana e straniera |
A queste parole Scimmiotto finse di turbarsi: "Di quale monaco cinese si tratta, figliolo?"
"Che cosa dite mai! Lodate gli altri a spese di vostro figlio. Scimmiotto e i suoi colleghi avevano condotto il monaco cinese in mezzo a queste montagne, e io con una trasformazione l'ho rapito. La scimmia è venuta qui in compagnia di un certo Porcellino a far baccano e a provocarmi; blaterava persino di sue pretese di parentela con noi, e questo mi ha portato all'esasperazione. Ho combattuto con lui e non l'ho trovato niente di speciale; a un certo punto si è immischiato anche Porcellino, e io gli ho sputato addosso il fuoco del samâdhi e li ho messi in fuga. Questo famoso Scimmiotto si è preso una tale paura che ha chiesto aiuto ai quattro draghi dei mari, ma le loro piogge non hanno spento il mio fuoco: anzi lui si è preso delle belle ustioni, che l'hanno fatto svenire. Allora ha spedito di corsa Porcellino a chiedere aiuto alla pusa Guanyin dei mari del Sud. Io ne ho preso l'aspetto e ho indotto Porcellino a venir qui: eccolo là appeso nel sacco. Lo farò cuocere al vapore e lo distribuirò da mangiare ai miei ragazzi. Il Novizio si è rifatto vivo un'ultima volta, ma quando ho mandato i miei ad acchiapparlo non ha retto e se l'è data a gambe, abbandonando il suo fagotto. È stato a questo punto, padre mio, che vi ho fatto invitare, per mostrarvi il monaco cinese crudo e per offrirvelo cotto a puntino; affinché mangiandolo otteniate vita eterna senza mai invecchiare." |