"Per forza: il potere magico del fuoco del samâdhi è enorme. Perché ti sei rivolto ai draghi, invece di parlarne a me?"
"Quando ho pensato di farlo, ero talmente abbrustolito e affumicato che non ero in grado di arrampicarmi su una nuvola; ho dovuto incaricare Porcellino."
"Ma qui non si è visto Consapevole delle Proprie Capacità."
"Si capisce. Prima che arrivasse qui, quella creatura malefica gli ha teso un tranello: ha preso il vostro aspetto e l'ha condotto con sé nella sua grotta. Ora è là appeso in cucina, in attesa di cottura."
"Mi stai dicendo che quel maledetto si è permesso di prendere il mio aspetto?" gridò Guanyin uscendo dai gangheri: tanto che lanciò uno strillo di dispetto e gettò in mare il vaso sacro che teneva in mano.
Scimmiotto la guardava atterrito, col pelo ritto, e balbettava: "La pusa non ha saputo controllare il suo temperamento di fuoco. È colpa mia. Non avrei dovuto parlare sconsideratamente e rovinare la sua virtù. E così ha gettato via il suo vaso immacolato: che disastro! Se lo avessi saputo! Gettare per gettare, forse potevate avere l'estrema generosità di darlo a me."
Ma subito si videro le onde spumeggiare e ne emerse una strana creatura, che portava il vaso sul dorso. Scimmiotto osservava a occhi spalancati. Che aspetto aveva?
Si seppe meritare titolo di Spazzino,
Ma splende immacolata dentro l'acqua marina.
Benché viva nascosta, conosce cielo e terra,
Di diavoli e di dèi conosce ogni segreto.
Fuxi l'imperatore la ricevette in dono,
Al re Wen ispirava i suoi noti trigrammi.
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