"Monta e vedrai."
Scimmiotto non osava disobbedire e saltò di sotto. Dall'alto il petalo gli era sembrato così piccolo e lieve, ma constatò che era diventato di un buon terzo più grande di una barca d'altura.
"Accidenti, pusa!" gridò gioioso il Novizio. "Mi regge!"
"E allora che cosa aspetti a fare la traversata?"
"Come faccio? Non ho pertica né remo né vela. Del resto non avrei nemmeno un albero su cui issarla, una vela."
"Non hai bisogno di queste cose" replicò Guanyin. Soffiò, e il petalo si allontanò dalla riva; soffiò più forte, ed esso attraversò gli amari flutti del mare del Sud e approdò alla riva opposta.
Il Novizio mise piede a terra ridendo: "Alla pusa piace far vedere quanto è brava. Mandarmi a passeggio da una parte o dall'altra non le costa la minima fatica."
Guanyin affidò alle divinità la custodia dei luoghi santi, fece chiudere a chiave la porta della grotta dalla fanciulla drago Buona Fortuna e lasciò il Potalaka, in compagnia di Hui'an, su una nuvola di buon augurio. Hui'an, il cui primo nome era Moksa, era il figlio minore del re divino Li Porta Pagoda; era il discepolo personale di Guanyin e non la lasciava mai. Giunti sulla costa dov'era sbarcato Scimmiotto, Guanyin si rivolse a Hui'an, che ascoltava rispettosamente con le mani giunte: "Va dal re tuo padre; sbrigati. Gli devi chiedere le spade delle stelle dell'Orsa Maggiore."
"Quante ve ne occorrono, maestro?"
"Tutto il servizio completo."
Hui'an ubbidì, salì su una nuvola, entrò in Paradiso dal portale sud e corse al Palazzo della Torre delle Nuvole a prosternarsi davanti al re suo padre, che gli chiese: "Da dove vieni?"
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