Bastone ammazza diavoli, flagello di bambù:
Ciascun cerca furioso di dare il colpo giusto,
Immortale esiliato e diavolo del fiume.
Uno agisce per brama di mangiar carne umana,
E l'altro vuol difendere il misero maestro.
Si battono nell'acqua cercando la vittoria,
Seminando il terrore fra pesci e gamberetti:
I granchi si nascondono, le lente tartarughe
Ritirano la testa. Udite! Tutti i mostri
Battono sui tamburi, urlano a perdifiato.
Sabbioso, che li affronta, combatte come un prode.
Tra quei flutti sconvolti, nessuno è vincitore.
Sono le conseguenze guerresche di obiettivi
Del tutto estranei: il viaggio del monaco cinese
Per cercar le scritture e salutare il Buddha.
Una trentina di scontri non bastarono e decidere il duello.
"Questa creatura è un avversario alla mia altezza" pensava Sabbioso; "per quanto ci battiamo, nessuno dei due ce la farà mai a prevalere. Mi proverò ad attirarlo all'asciutto, dove il fratello maggiore ne farà facilmente una polpetta."
Sabbioso finse di trovarsi in difficoltà su una parata e volse le spalle in fuga. Ma il diavolo si guardò bene dall'inseguirlo: "Ciao, bellezza, io torno a scrivere i miei biglietti di invito."
Sabbioso uscì dall'acqua con il fiato grosso, e a Scimmiotto che gli venne incontro disse: "Fratello, che brutto schifoso c'è là sotto!"
"A giudicare dal tempo che ci hai passato, devi aver fatto conoscenza con tutta la compagnia. Che ne è del maestro?"
"È chiuso in un padiglione in fondo al fiume. Io ho origliato e ho sentito tutto: c'è un mostro che fa preparare una gabbia di ferro per mettere a cuocere il maestro e Porcellino; la sua intenzione è di invitare il suo secondo zio per festeggiarne il compleanno. Mi sono arrabbiato e ho picchiato sull'uscio, finché il mostro è uscito. Usa come arma una sferza di pezzi d'acciaio uniti da giunti di bambù. Abbiamo avuto una trentina di scontri senza esito. Sono ricorso a una finta per portartelo a tiro, ma quel maligno mi ha piantato in asso e ha preferito ritornarsene a scrivere i suoi biglietti di invito. Ed eccomi qua."
|