"Ma chi è?"
"A vederlo ricorda un tartarugone; ma si chiama Drago Coccodrillo."
"E questo zio di cui parlavi, sai come si chiami?"
Nel frattempo un vecchietto era uscito dalle acque del fiume e, tenendosi a debita distanza, si era inginocchiato gridando: "Grande santo, il dio di questo Fiume delle Acque Nere ti saluta e si prosterna!"
"Non sarai mica quella creatura perversa che poco fa conduceva la canoa, e che sta cercando di farmi fesso un'altra volta..."
"No, grande santo" rispose il vecchietto piangendo e prosternandosi. "Non sono un mostro, io; sono il vero dio del fiume. Quella carogna è arrivata qui l'anno scorso, alla quinta luna; è venuta dal mare occidentale approfittando della marea, e mi ha aggredito. Indebolito dall'età, non ce l'ho fatta a difendermi: sono stato gettato fuori di casa mia, e parecchi dei miei ci hanno lasciato pinne e chele. Che potevo fare? Ho presentato querela al servizio oceanico. A questo punto ho scoperto che il re drago dei mari occidentali è precisamente lo zio materno di questo lazzarone: la mia querela è stata respinta e ho ricevuto l'ordine di non turbare la quiete. Mi sono provato a presentare una supplica nel mondo di Sopra; ma per un dio piccolo e paesano come me, non c'è stato verso di ottenere udienza dall'Imperatore di Giada. Quando ho saputo che passava di qui vostra santità, sono accorso apposta a mettermi nelle vostre mani, con la fervente speranza che saprete raddrizzare il torto che mi è stato fatto."
"Vale a dire che il drago del mare occidentale c'è dentro fino al collo. Non parliamo poi di questo lazzarone, come lo chiami tu: mi ha giusto rubato maestro e condiscepolo, e si vanta di volerli cucinare per rallegrare la festa di compleanno di suo zio. Stavo per andare a catturarlo, quando sei sopraggiunto così opportunamente con le tue notizie. Va bene; se le cose stanno così, tieni compagnia a Sabbioso, che io faccio un salto a casa dello zio drago e chiedo il suo intervento."
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