Perché vede che l'ostrica imprigiona le vongole.
Va giocando di scherma il grande pesce spada,
La perca fa un duello col lungo grongo nero
Ed il vecchio storione caccia l'anguilla bianca.
Tutto il fiume è animato dal gran combattimento,
Nella lotta confusa van ribollendo i flutti.
Ma lancia un grido il principe e abbatte la sua sbarra
D'oro lucente: è preso il coccodrillo perfido.
Il principe fece una finta da cui il mostro si lasciò ingannare spingendosi avanti. Con un colpo ben calcolato, la mazza triangolare si abbatté sul suo braccio e lo fece vacillare; aiutandosi con il piede, il principe gli fece perdere l'equilibrio e lo gettò a terra. Subito le truppe marine gli furono addosso e lo inchiodarono al suolo, lo rovesciarono e gli legarono le mani dietro la schiena; poi gli inserirono un anello di ferro nella clavicola e il principe lo condusse a riva davanti a Scimmiotto: "Grande santo, l'umile drago che sono ha catturato il coccodrillo perverso. Vogliate decidere il suo destino."
Scimmiotto gli tenne questo discorso: "Bello mio, c'è poco da dire, hai disubbidito agli ordini. Tuo zio ti aveva messo qui perché ti esercitassi nelle buone maniere e ti facessi un buon nome per la carriera. E tu che cosa hai fatto? Hai buttato il dio del fiume fuori di casa sua, hai abusato della tua posizione, hai ingannato i superiori e hai rapito il nostro maestro e il nostro condiscepolo. Al vecchio Scimmiotto piacerebbe prenderti a botte con il suo randello, se non fosse che ne usciresti morto spiaccicato. Dove hai messo il mio maestro?"
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