Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 839
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Mentre faceva le sue congetture, vide uscire da una porta della città due giovani preti taoisti che si davano molta importanza. Che aspetto avevano, chiederete? Ecco:

     In testa un berretto di stelle, la veste di broccato ricamato: berretto scintillante e veste lucida cangiante; ai piedi calzature orlate di nuvole, alla vita una fascia di seta fine. Camminano con il portamento elegante di ospiti immortali del cielo di diaspro. Mostrano visi di luna piena, tutti finezza e intelligenza.

     I bonzi, quando videro i taoisti, si misero a tremare e raddoppiarono gli sforzi, tirando come disperati. Scimmiotto comprese: "Guarda, guarda! Quei monaci buddisti hanno paura dei preti taoisti; altrimenti, perché si darebbero tanta pena? Avevo sentito dire che sulla strada dell'Ovest c'è un posto dove i preti sono rispettati e i monaci perseguitati: dev'essere questa città. Ritorno a informare il maestro? Ma non ne so abbastanza, rischio di attirarmi i suoi rimproveri: sei una persona intelligente, come mai non hai chiarito il perché delle cose? Scenderò prima a fare un'inchiesta."

     Il bravo Scimmiotto scese a terra, ai piedi delle mura, e si mutò in un prete vagabondo della setta della Verità Completamente Sublimata, con un cesto appeso alla spalla sinistra e un tamburo di legno in mano, che batteva per accompagnare un canto taoista. Si diresse verso la porta della città in modo da incontrare i due preti che ne uscivano, e si inchinò loro dicendo: "Il vostro umile servitore del Tao vi saluta, maestri."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]