Opere di letteratura italiana e straniera |
L'eminente immortale aveva un bel chiamare, la testa non ritornava, e lui non sapeva farsene crescere un'altra come aveva fatto Scimmiotto. Dopo un po' il collo si gonfiò e arrossò, mostrando che stava per sanguinare. Poveretto, qui la scienza di convocare venti e pioggia non era di nessun aiuto! Come competere con un vero immortale in attesa del giusto frutto? Dopo un momento il suo corpo si afflosciò nella polvere. E allora che cosa vide la folla assiepata? Una tigre di pelo giallo, decapitata.
"Evidentemente era scritto che il mio condiscepolo dovesse perdere la vita" dichiarò Potenza del Cervo. "Ma come potete immaginare che si trattasse di una tigre? Dev'essere un brutto scherzo del bonzo, che avrà usato la magia per fargli assumere un aspetto di belva. Non si può certo perdonargli la mancanza di rispetto. Voglio assolutamente continuare la gara: ventre aperto ed estrazione dei visceri." |