Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     Uno sull'altro, a stento si rialzano,
     Mentre corrono all'uscio urtan le teste
     Fra loro e negli stipiti; son come
     Zucche dentro la barca nel naufragio.
     La funzione è finita nel tumulto.

     I tre discepoli scoppiarono a ridere clamorosamente e battevano le mani davanti a quella confusione: ciò fece smarrire definitivamente i monaci. Fra zuccate e spintoni finirono per trovare l'uscio e si eclissarono correndo, come se fossero in pericolo di morte.
     Tripitaka entrò nella sala buia, in cui si sentivano ancora sghignazzare i tre compari.
     "Maledette creature!" si indignò Tripitaka. "Vi comportate male. Eppure vi metto in guardia ogni giorno; come dicevano gli antichi:

     Se non sei santo, come ti conduci
     Bene, se non ricevi educazione?
     Se la ricevi, come diverrai

     Buono se non sei saggio?
     E pertanto, se tu resti cattivo
     Dopo aver ricevuto educazione,
     Vuol dire che sei scemo.

     "Il vostro comportamento è il più grossolano che si possa immaginare. Entrate nella casa altrui senza riguardo per nessuno, fate cadere il nostro caro donatore, mettete in fuga i monaci che pregano, rovinate le buone azioni altrui: questo non è forse esporre al biasimo anche me?"
     La strigliata li ridusse al silenzio. Se non altro, il vecchio si convinse che si trattava davvero di discepoli e non di mostri. Perciò si volse a salutarli: "Non è niente di grave, la funzione stava comunque per finire."
     "Se è finita" tagliò corto Porcellino, "mettiamoci a tavola. A noi piace mettere qualcosa sotto i denti, prima di andare a letto."
     Il vecchio ordinò: "Fate luce, portate lampade!"


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