Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     e protegge la gente a mille leghe.
     Ogni notte fornisce la rugiada,
     Ogni stagione la pioggia che occorre."

     "Quindi vi procura benefici. Perché fate quella faccia addolorata?" si stupì Scimmiotto.
     "Signore" esclamò uno dei vecchi sospirando e battendosi il petto,

     Quella benevolenza costa cara:
     Quel dio ci chiede in cambio i nostri figli,
     Ed è cosa da mostro e non da dio!"

     "Che cosa se ne fa dei vostri bambini? Li mangia?"
     "Precisamente."
     "E questa volta sarà il turno della vostra famiglia."
     "Sì, quest'anno è il nostro turno. Abitano cento famiglie in questo villaggio dei Chen, che fa parte del distretto di Yuanhui nel regno di Carrolento. Il grande re esige ogni anno il sacrificio di un bambino e di una bambina, senza contare le offerte di porco, pecora e bue, e le libazioni di vino. Se ubbidiamo ci garantisce la buona pioggia; altrimenti ci infligge calamità e disastri."

     "Quanti stimati figli avete in casa vostra?"
     "Ahimè, mi fate morire di vergogna! Il mio fratello minore, qui presente, si chiama Chen Qing e il vostro servitore Chen Cheng; ho sessantatré anni, e lui cinquantotto. Entrambi abbiamo trovato molte difficoltà ad avere figli. Io ero giunto a cinquant'anni senza prole; amici e vicini mi spinsero a prendere una concubina, che finalmente mi diede una figlia. Ha compiuto solo sette anni e si chiama Bilancia Colma d'Oro."
     "Che nome costoso!" esclamò Porcellino. "Perché lo avete scelto?"
     "Avevo fatto molti voti e opere buone per avere figli: feci riparare ponti e strade, feci costruire monasteri e pagode, feci offerte ai monaci, qui tre once, là cinque once. Scrivevo tutto in un registro, e quando nacque la bambina il totale era di trenta libbre d'oro: una bilancia colma."


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