"Per forza si sentiva tanto freddo: guardate che nevicata!"
Tutti e quattro restarono in contemplazione del bello spettacolo. Guardate:
Denso schermo di cupe nubi, foschia diffusa - sotto quelle nuvole urla il vento gelato, sotto quella foschia una candida neve copre ogni cosa. I fiocchi esagonali volano come fiori o gioielli; i mille alberi della foresta si adornano di giada bianca. Spolvera una gran quantità di farina, si accumulano giganteschi ammassi di sale. Il pappagallo bianco perde il suo candore, la gru diviene invisibile sullo sfondo. La neve si appropria dei mille fiumi di Wu e di Chu, eclissa il fiore del prugno del sud est.
È come se centomila draghi di giada bianca in rotta riempissero il cielo di scaglie e di frammenti di armature.
Non cercate qui le calzature senza suole di Dongguo, né il letto in cui congelò Yuan An, né il riflesso di luce che serviva a Sun Kang per leggere. Non ci troverete neppure la barca di Ziyou, la cappa di Wang Gong o il cappello di feltro che Su Wu finì per mangiarsi. Vedrete soltanto capanne di villaggio come blocchi d'argento, l'immenso paesaggio sotto un lenzuolo di giada bianca.
Che bella neve! Come se il ponte si fosse riempito di fiocchi di salice, e i tetti si fossero coperti di fiori di pero. Sul ponte il pescatore si protegge con la sua cappa di paglia; sotto il tetto il vecchio aggiunge al fuoco grosse radici d'albero. Il viaggiatore non trova più vino con cui riscaldarsi; il servitore si scusa di non essere riuscito a procurare prugne.
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