Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


Pagina 926
1-100- 200-300- 400-500- 600-700- 800-900- 1000-1100- 1200-1300- 1400-1500- 1600-1700- 1800-1900-1924

[Indice]

     Un piccolo servitore portò in tavola della zuppa e li invitò a mangiare. Mentre facevano colazione continuava a nevicare: in breve la neve fu alta due piedi. Tripitaka piangeva dall'inquietudine.
     "Non ve la prendete, signore" disse il vecchio Chen. "Non badate quanto è alta la neve. Abbiamo una tale scorta di grano che potrebbe durare metà della vostra vita."
     "Non sapete il mio tormento, caro donatore. Quando la sacra persona dell'imperatore mi fece la grazia di affidarmi la missione e mi accompagnò personalmente, levando la coppa al banchetto d'addio con le sue imperiali mani, mi chiese quando sarei ritornato. Io non sapevo quanti ostacoli e pericoli avrei incontrato per strada, e risposi lì per lì: 'Ritornerò con le scritture in meno di tre anni.' E ora sono già passati sette od otto anni, e non ho ancora visto la faccia del Buddha. Temo di avere superato i limiti, e mi spaventano le violenze dei mostri e degli esseri malefici: perciò l'inquietudine mi rode. Dal momento che abbiamo avuto la fortuna di godere della vostra ospitalità e che la notte scorsa i miei stupidi discepoli vi hanno reso un piccolo servigio, speravo proprio che mi procuraste una barca per attraversare il fiume. Ma ora cade tutta questa neve, che finirà per bloccare le strade. Mi chiedo quando mai riuscirò a completare la mia missione e a tornare nel paese natale."

     "Signore, rassicuratevi. Che differenza fa qualche giorno di più o di meno? Aspettate che il ghiaccio si sciolga e che torni il bel tempo. Affronteremo ogni sforzo, ogni spesa per assicurarvi la traversata."


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]