"Va pure, fratello" disse Sabbioso. "Noi cercheremo di conoscerlo più da vicino."
Il Novizio se ne andò allontanando le acque.
Ed ecco Porcellino che si presenta alla porta e grida con voce tonante: "Maledetta creatura! Rendici il nostro maestro!"
Il portinaio corse spaventato ad annunciare: "Maestà, c'è fuori uno che reclama il suo maestro."
"Dev'essere quel maledetto bonzo." E ordinò di portargli le armi, che i mostriciattoli andarono subito a prendere. Quando l'orco si fu allacciato la corazza ed ebbe impugnato la sua arma, ordinò di aprire la porta e si fece avanti. Porcellino e Sabbioso poterono osservare la strana creatura.
Di mille fuochi brilla l'elmo d'oro,
Arcobaleno sulla sua corazza,
Perle e gioielli sull'alta cintura,
Gli stivali di un giallo inconsueto.
Naso ritto superbo, larga fronte
Come quella del drago, occhi rotondi
Che lampeggiano, denti come acciaio,
Corti capelli dritti e fiammeggianti,
Lunga barba dorata ed appuntita.
Reca in mano una mazza a nove petali.
Quando s'apre il portone cigolante
Fa udire la sua voce come un tuono.
Raro a vedersi, un tale portamento:
Meravigliosa Efficacia il suo nome.
L'essere perverso avanzò seguito da un centinaio di mostriciattoli divisi in due schiere, che agitavano spade e lance, e apostrofò Porcellino: "Bonzo, da quale monastero vieni a far baccano davanti alla mia porta?"
"Te la farò vedere io, maledetta creatura!" strillava Porcellino. "Già una volta l'hai scampata per un pelo. Non mi dirai che non mi riconosci! Sono il discepolo del santo monaco dei Tang. Tu imbrogliavi la gente facendoti passare per il grande re di Meravigliosa Efficacia, al solo scopo di mangiarti i bambini del villaggio dei Chen. Io ero Bilancia Colma d'Oro della famiglia di Chen Qing: non mi riconosci?"
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