Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Testa matta: accusi me di imbrogliare la gente con una falsa identità, mentre tu hai avuto il coraggio di farti passare per una bambina. Con quel brutto grugno e quel pancione! Mi hai ferito il dorso della mano ancor prima che ingoiassi un boccone. Eppure io ti ho lasciato in pace. Perché ora mi vieni a provocare?"
     "Bel modo di lasciare in pace! Hai suscitato un vento gelato, hai fatto cadere una gran nevicata e te la sei presa con il mio maestro. Se me lo rendi prima che sia troppo tardi, tanti saluti. Ma se dici di no, assaggerai il mio rastrello: non ti darò quartiere."
     "Ecco un bonzo chiacchierone" sogghignò freddamente il mostro. "Che pretese insensate! È vero che ho fatto gelare il fiume per rapire il tuo maestro. Ma non penserai che te lo renda perché sei venuto qui a far baccano. L'altra volta andavo a una funzione religiosa e perciò non ero armato; e poi mi hai colto di sorpresa. Ma questa volta, bada di non scappare. Ti propongo un torneo in tre assalti: se li reggi tutti e tre, ti restituisco il tuo maestro; altrimenti ti metto in pentola con lui."

     "È così che la metti? Bada al rastrello!"
     "Si vede bene che ti sei fatto monaco a una certa età."
     "Bravo, hai dell'intuito. Come lo hai capito?"
     "Da come maneggi il rastrello. Dovevi essere garzone di un giardiniere; lo avrai rubato al momento di andartene."
     "Eh, no, bello mio: il mio rastrello non è da giardiniere. Guardalo meglio:

     Denti più aguzzi delle unghie di drago,
     Manico d'oro a forma di pitone:
     Fa scintille se tocca l'avversario


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