Mentre la signora perca parlava, arrivò di corsa il portinaio ad annunciare: "Maestà, quei due bonzi sono tornati."
"Saggia sorella, il tuo consiglio è molto sensato: non uscirò più. Voglio vedere che cosa mi possono fare." E ordinò: "Ragazzi, barricate bene le porte. Come si dice: Tu chiama a perdifiato, l'uscio resta serrato. Ci assedino pure per qualche giorno; finiranno per stancarsi e levarsi di torno, e noi ci godremo con comodo il monaco cinese."
I mostri portarono rocce e fango in quantità per bloccare tutte le uscite. Vedendo che grida e provocazioni non ottenevano risposta, Porcellino perse la pazienza e incominciò a picchiare rastrellate sul portone. Ci vollero vari colpi perché i battenti si rompessero; ma, quando caddero, non rivelarono altro che un grande ammasso di ciottoli e fango. Sabbioso osservò: "Quella creatura dev'essere terrorizzata; non credo che si farà più vedere. Sarà meglio che discutiamo un altro piano con il nostro fratello maggiore."
E se ne tornarono a riva. Scimmiotto, che li aspettava a mezz'aria con la sbarra in pugno, li rivide ricomparire senza il mostro. Scese giù a chiedere: "Come mai quello schifoso non vi ha seguito?"
"La creatura si è asserragliata in casa e rifiuta di metter fuori il naso" spiegò Sabbioso. "Porcellino gli ha sfondato la porta, ma dietro abbiamo trovato una gran barricata di terra e pietre. Non sapevamo che altro fare e siamo ritornati da te per consigliarci."
"Se si comporta così, noi non ci possiamo fare niente. Restate qui a tenerlo d'occhio e a impedire che scappi via durante la mia assenza."
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