Scimmiotto riconobbe Bimbo Rosso e gli rispose sorridendo: "Allora eri stato sviato da azioni diaboliche. Ora che hai ottenuto il giusto frutto, avrai capito che il vecchio Scimmiotto, tutto sommato, non è una cattiva persona."
Aspettò per un bel pezzo e poi incominciò ad agitarsi: "Vi prego, andate a sollecitarla; se perdo altro tempo, temo per la vita del mio maestro."
"Non possiamo, la pusa ce l'ha formalmente proibito. Dovete aspettare che ritorni."
L'impazienza di Scimmiotto divenne incontenibile: egli balzò via e si mise alla ricerca.
Non c'è santo che possa controllare
Impazienza e capriccio nel re scimmia.
Se ne va dunque al bosco a grandi passi
E vi trova Guanyin sotto i bambù
In tenuta di casa. Non indossa
Il lungo abito azzurro, né la sciarpa
Con le decorazioni sulla spalla.
Non si è lavata il viso; i suoi capelli
Pendono sfatti da tutte le parti;
Porta una camicetta un po' sgualcita
E una gonna qualsiasi. Piedi nudi
E braccia nude, fa la giardiniera
E raschia delle strisce di bambù,
Tenendo gli occhi fissi al suo lavoro.
Quando la vide, Scimmiotto gridò gioviale: "Ehi, pusa, i miei rispetti!"
"Tu aspetta fuori, brutto impiccione."
"Ma pusa" insisté Scimmiotto prosternandosi, "il mio maestro è nei guai. Avrei bisogno di informazioni sulla creatura malefica del Fiume Comunicante con il Cielo."
"Esci di qui e aspettami fuori."
Scimmiotto non osò insistere; dovette uscire dal boschetto e ritornare dagli dèi: "Mi sembra che oggi la pusa sia tutta presa dalle faccende di casa. Perché non si è vestita e seduta come al solito sul trono di loto, invece di starsene nel bosco a tagliare strisce di canna, ringhiando ai visitatori?"
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