Wu Cheng'en
VIAGGIO IN OCCIDENTE


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     "Ma certo, provvediamo subito" assicurò Chen Qing. E mandò a comprare le assi per costruire la barca. Tutti i paesani vollero contribuire: "Io pagherò l'albero" diceva uno; "procurerò i remi" diceva un altro; "e io il cordame" un terzo; e un quarto: "assumerò i barcaioli."
     Ma a un tratto si udì dal fiume una voce possente, che zittì le grida e le esclamazioni sulla riva: "Grande santo, è inutile che facciate costruire una barca a spese di quella gente; provvederò io a traghettarvi."
     A tutti venne il batticuore: i meno coraggiosi si rifugiavano in casa, i più audaci tremavano, ma restavano per vedere che cosa sarebbe accaduto. Ed ecco accostarsi alla riva una strana creatura. Che aspetto aveva?

     La divina creatura ha testa quadra;
     Immortale delle acque, gran prudente,

     Può trascinar la coda per mille anni.
     Si nasconde sul fondo e non si muove.
     Talvolta nuota, sale sulla spiaggia
     E dorme sotto il sole. Levigata
     Dagli anni, è la rugosa tartaruga;
     Conosce l'arte di allungar la vita.

     "Non perdete tempo a costruire una barca" ripeté la tartaruga. "Penserò io a traghettare maestro e discepoli."
     "Un momento, infame creatura!" esclamò Scimmiotto brandendo il randello. "Se esci dall'acqua sei morta."
     "Perché ve la prendete con me mentre sto offrendo di traghettarvi, con le migliori intenzioni del mondo e per ringraziarvi dei benefici ricevuti?"
     "E quali benefici avresti ricevuto?"
     "Dunque non sapevate che la Residenza della Tartaruga Acquatica, in fondo al fiume, era la mia casa avita? Il nome gliel'avevo dato io, e l'avevo restaurata e rinnovata quando avevo raggiunto l'illuminazione della mia natura fondamentale e avevo acquistato il soffio trascendente. Ma nove anni fa quel mostro perverso, col favore della marea, venne qui ad attaccarmi con violenza inaudita. Mi uccise una quantità di figli e di parenti: non fui in grado di resistere e dovetti abbandonare la casa, in cui si installò lui. È proprio grazie al vostro intervento, anche se non lo sapevate e pensavate a tutt'altro, che ho potuto ricuperare la mia casa: finalmente ho smesso di vivere rintanata nel fango con i pochi familiari che mi sono rimasti. La nostra gratitudine è più profonda del mare, più alta della montagna. Del resto anche i paesani, qui, si sono liberati da un pesante balzello, i loro bambini ormai non corrono più pericoli. È quello che si dice: tirare un sasso e rompere due teste. Come potrei sottrarmi dal testimoniare la mia gratitudine?"


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