Opere di letteratura italiana e straniera |
Dopo altri dieci o venti scontri, il re diavolo puntò la lancia al suolo e ordinò ai suoi mostriciattoli di attaccare. Essi, maneggiando sciabole, lance e randelli, accerchiarono Scimmiotto che gridò: "Bravi, qui vi volevo!" e parava i colpi da tutte le parti. Poiché la gran folla gli limitava i movimenti, finì per perdere la pazienza e gettò la sua sbarra verso l'alto gridando: "Trasformazione!" Essa si trasformò in centinaia, migliaia di sbarre tutte uguali, che caddero dal cielo come una pioggia di serpenti e di draghi. I mostri, impauriti, cercavano di proteggersi la testa e correvano a perdifiato verso la caverna.
Levò dalla manica un candido anello e lo gettò in aria gridando: "Afferra!" L'anello sibilò, raccolse in un fascio tutte le sbarre, ne fece una sola e la riportò al suo padrone, lasciando Scimmiotto a mani vuote. Non gli restò che fare una bella capriola e darsela a gambe. |